mercoledì 28 novembre 2007

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martedì 27 novembre 2007

La Casa ‘Rinascita’ a San Vito di Spilamberto





La Casa ‘Rinascita’ a San Vito di Spilamberto viene inaugurata il 14 agosto del 1949, dopo nove mesi di lavori. Una grande manifestazione popolare, con la partecipazione di oltre diecimila persone, festeggia la ‘Rinascita’ di una casa per il mondo cooperativo di ispirazione socialista.

Il nome dell’edificio, nato come sede politica e ricreativa del Partito Comunista Italiano (oggi Circolo ARCI e sezione locale dei Democratici di Sinistra), rievoca infatti una Cooperativa di consumo fondata nel 1904, che era stata distrutta da una squadra fascista nel 1921. L’idea di ricostruire questo luogo viene decisa nei giorni immediatamente successivi alla Liberazione. La ferita dell’incendio doloso è infatti rimasta molto profonda nella comunità di San Vito, per cui la ricostruzione dell’edificio assume un alto valore simbolico, quasi un risarcimento della memoria di quella prima esperienza socialista.

Incaricato del progetto è l’ingegnere Alberto Mario Pucci, che dal 1946 ricopre la carica di assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Modena. Pucci è un personaggio di primo piano, sia come progettista, sia come uomo politico del P.C.I. Nel corso degli anni trenta era stato socio di Piero Bottoni a Milano, in uno degli studi italiani più impegnati sul fronte dell’affermazione di un nuovo linguaggio architettonico, quello razionalista, e di un nuovo modo di fare urbanistica. Al momento dell’incarico, nel 1948, era stato da poco eletto senatore, ma aveva già fatto parte dell’Assemblea Costituente, sempre nelle fila del P.C.I. Pucci viene affiancato nella progettazione e nella direzione lavori dal giovane architetto Vinicio Vecchi.